TIMONE D'ATENE


Dramma in cinque atti in versi e in prosa, Timone d'Atene si ispira a uno dei più celebri dialoghi di Lucian. Timone è circondato dalle adulazioni dei suoi favoriti e dai doni che ricambia in modo stravagante; ma una volta girata la fortuna Timone sperimenta l'ingratitudine degli amici e si ritira a vivere solitario in una caverna, dove sarà raggiunto dai senatori ateniesi perché aiuti la città minacciata da Alcibiade. Ma il misantropo li schernirà offrendo loro l'albero presso la sua caverna perché ci si impicchino. Il progetto di Brezovec si concentra sulla tematica fondamentale dell’opera, ovvero sui tre vizi del protagonista, prodigalità, vanità e avidità. Possiamo fare qualcosa contro questa trinità del vizio? Si tratta di vizi umani oppure essi sono ormai integrati nella società contemporanea, che li ha trasformati in categorie psicologiche di una realtà politica? Per esempio la Turchia o la Macedonia, paesi alla periferia dell’Europa, con il loro desiderio di entrare nelle strutture europee del potere: si dimostrano avide ed ingorde, o il contrario? Questo progetto nasce dall’incontro avvenuto tra il regista di Brezovec e la Compagnia Laboratorio Nove in occasione del workshop che il regista ha condotto nel settembre 2004 presso il CANGO cantieri Goldonetta all’interno del programma dell’Estate Fiorentina. Lo spettacolo vede in scena un cast italo-turco-macedone che recita nelle tre lingue ed ha debuttato nel giugno 2005 al Festival Intercity de Sesto Fiorentino per poi essere ospite al Teatro Turco di Skopje e in alcuni tra i festival più importanti dell’area balcanica ed europei(Ohrid Festival, il MOT di Skopje, Mess Festival di Sarajevo, Eurokaz di Zagabria e al Kampnagel di Amburgo).
Nell’ambito del 45° MESS FESTIVAL di SARAJEVO (ottobre 2005), lo spettacolo ha vinto due premi del Festival:
il "BRAVE NEW WORLD" (premio per il migliore spettacolo d'innovazione) e il "THE KEY OF THE TMACA“ (premio dato a Branko Brezovec per la sua direzione)

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